Pare che Borgosesia S.p.a. , proprietaria di larga parte del promontorio di Punta Giglio, voglia cederlo in cambio di una contropartita di pari valore. Si vocifera, ormai da mesi, che tra i possibili contendenti a tale scambio possano esserci gli immobili di proprietà pubblica e in rovina edificati nelle borgate costiere algheresi di Guardia Grande e Maristella. A disposizione ci sarebbero ex scuole, terreni adiacenti e altre soluzioni varie. Il Comune di Alghero o la Regione potrebbero scambiarli anche a fronte di parziali compensazioni per i residenti di tali borgate. A esempio facendo realizzare finalmente il campo sportivo multifunzionale a Guardia Grande, parchi giochi di nuova generazione, rendendo maggiormente vivibili le piazze, migliorando la situazione viaria. Il Comune di Alghero, senza spendere un centesimo, coglierebbe due piccioni con una fava: risolverebbe il contenzioso su Punta Giglio e nel contempo toglierebbe finalmente le borgate più turistiche da un degrado imbarazzante. Questi centri rurali ci guadagnerebbero in servizi e le rifunzionalizzazioni a scopo turistico di Borgosesia darebbero nuovo impulso al comprensorio. A fronte di queste voci si levano pareri contrastanti: ci sono coloro che preferirebbero fosse il Comune a investire, pur consapevoli che non è stato fatto negli ultimi 50 anni e, se non a parole, non sarà fatto per altrettanti, e coloro che vedono in questo accordo una grande opportunità, forse l'unica a breve termine, di rilancio del territorio. Probabilmente finirà con tante chiacchiere e con un nulla di fatto, come accade nelle borgate algheresi da decenni.
martedì 31 agosto 2021
lunedì 14 giugno 2021
2021. campagna Antincendio seriamente a rischio
Gli incendi portano devastazione come le alluvioni, ma i pasticci burocratici e gli interessi di parte rischiano di
essere ancor più dannosi. Lo sanno bene PURTROPPO i lavoratori di Forestas, che contro queste ed altre piaghe
potrebbero lottare in prima linea e che ogni anno ci provano, bloccati non dal fuoco ma dallo stesso contratto
che l’Agenzia è costretta (da anni) ad applicargli - nonostante sia fuori legge per l’annoso contrasto tra le regole
del pubblico e un contratto privato (inapplicabile). E quest’anno siamo al grottesco: uomini e mezzi di Forestas
- che come mostrato anche a Bitti - sono i primi ad arrivare negli scenari di emergenza, e gli ultimi ad
andarsene, rischiano di restare bloccati dall’incredibile decisione della Corte dei Conti che, se non rettificata e
ripulita dalle errate valutazioni (caldeggiate da chissà chi), impedirà di utilizzare un numero rilevante di operai
nell’imminente campagna antincendi, riducendo dell’85% lo schieramento utilizzabile per tutta la difficile
campagna antincendio di questa caldissima estate. E questo è forse il dato più preoccupante: mille operai
specializzati, e centinaia di mezzi di Forestas resteranno ai box in questa campagna antincendio che inizia male,
anzi malissimo! E siccome il contratto inapplicabile li costringerà a riporre l’attrezzatura antincendio, migliaia di
lavoratori di Forestas torneranno a protestare, già dalla prossima settimana, sotto le sedi istituzionali che,
dopo ben 5 anni dall’approvazione della Legge Forestale, ancora non hanno saputo trovare la quadra. E così il
primo sindacato dell’Agenzia (Sadirs) è sul piede di guerra: ha già proclamato lo stato di agitazione e
indetto
ben due sit-in per il 23 giugno: “Troviamo squallida e mistificatoria la polemica politica - di parte delle opposizioni e
delle ʻsolite organizzazioni sindacaliʻ (CGIL e CISL) - che attaccano gli assessori in carica e muovono alfieri contro le soluzioni
sottoscritte dalla maggioranza delle sigle sindacali e votate dall’intero Consiglio Regionale nel 2019 - dimenticando che la
cancrena sindacale procede indisturbata da anni, anche grazie ai loro errori, saccenti chirurghi che oggi esibiscono sterili
critiche mentre negli anni hanno portato il “paziente Forestas” al coma profondo in cui versa attualmente”. A questo
punto c’è poco da fare: la Corte dei Conti ha contraddetto il proprio orientamento degli ultimi anni e le sue
stesse raccomandazioni emerse a seguito delle indagini della procura per le “mansioni superiori” abusate in
Forestas: altrimenti solo una nuova soluzione legislativa potrà porre fine alle inefficienze ed alla incredibile
catena di errori e interferenze indebite che stanno trasformando in cenere ogni tentativo di mettere i lavoratori
dell’Agenzia regionale nelle condizioni di fare ciò che la Sardegna chiede loro.
Nella speranza che, nel frattempo, ad andare in cenere non siano i boschi della nostra isola.
S.A.Di.R.S - CISAL
domenica 6 giugno 2021
Interventi sulla strada per le Bombarde
Esemplare esempio di cittadinanza attiva da parte di alcuni frontisti alla strada sterrata che dalle Bombarde porta verso Fertilia. Strada ubicata nelle immediate vicinanze di una delle spiagge di Alghero più conosciute e rinomate: le Bombarde appunto. In accordo con l'Amministrazione Comunale sono stati tamponati buche, dossi, pozzanghere e voragini che da sempre sfuggivano alla programmazione. L'obiettivo è quello di rendere perlomeno presentabili quelle parti di territorio che sono o dovrebbero essere i gioielli di famiglia da sfoggiare per una città come Alghero.
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