venerdì 30 settembre 2022

Piano del Parco, no a forzature, le borgate si ribellano


Un Parco al contrario, dove le comunità locali non sono coinvolte e si decide tutto a 15 km di distanza. Certamente l'unico caso in Italia dove i residenti sono totalmente esclusi dalle decisioni. Non si capisce il perché, da parte della politica algherese, ci sia questo costante desiderio di contrapposizione con i residenti delle borgate. Quanta energia sprecata inutilmente. Anziché collaborare da subito per raggiungere insieme e speditamente gli obiettivi l'Amministrazione comunale vuole di nuovo forzare.

Le comunità interessate sono stanche di veder dimenticati o peggio ancora calpestati i propri diritti sanciti da svariate norme regionali, nazionali ed europee. Ci schieriamo in difesa dall’ambiente consapevoli, visti i precedenti che nel nostro territorio non mancano, del fatto che non potremo esimerci dall’impugnazione, in tutte le sedi previste, di ogni atto adottato in violazione di norme precise e cogenti che sanciscono il diritto collettivo alla partecipazione in campo ambientale.

Iniziamo a fare riferimento a quanto previsto dalla convenzione di Aarhus ratificata dall’Unione Europea e nello specifico ratificata in Italia con legge n. 108 del 26 marzo 2001, non ignorando inoltre quei processi partecipativi o meglio ancora quegli strumenti partecipativi per le città sostenibili di cui alla carta di Aalborg del 27 maggio 1994, alla quale il Comune di Alghero ha aderito, nell’anno 2000, sulla base della quale peraltro il comune stesso ha elaborato agenda 21 e il PAES evitando altresì di ignorare la Legge 14/2006 che recepisce la Convenzione Europea sul paesaggio.

Sono soltanto alcuni degli esempi di riferimenti normativi che escludono, senza se e senza ma, una gestione di strumenti come ad esempio il Piano del Parco e e le sue Linee Guida, da una gestione esclusiva da parte di qualsivoglia istituzione, ente o amministrazione che non preveda il coinvolgimento delle popolazioni locali, contigue direttamente interessate.

A questo punto ci appelliamo al buon senso dei singoli consiglieri comunali affinché non permettano all'Amministrazione, eletta da noi, di procedere incredibilmente senza confronto alcuno.

Tonina Desogos - Presidente Comitato di Borgata di Maristella

Antonio Zidda - Presidente Comitato di Borgata di Sa Segada - Tanca Farrà

lunedì 19 settembre 2022

MANUTENZIONE E PULIZIA CANALI DELLA NURRA, PRESTO L'APPALTO.


Riunione tra il Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais e i tecnici del Consorzio di Bonifica della Nurra che ha la responsabilità, su delega e con risorse regionali, delle opere di pulizia e manutenzione straordinaria dei canali dell'agro della Nurra, per mettere in sicurezza le aziende agricole e le famiglie che abitano l'agro. Opere attese da decenni che diventano realtà, anche grazie all'impegno del Consorzio che ha immediatamente elaborato tutti i progetti e gli atti necessari per accantierare le opere. Esempio fattivo di collaborazione fra enti, tutti, ma anche con il contributo dei cittadini. La difesa degli abitanti e delle attività economiche agricole del territorio è una priorità assoluta che oggi diventa realtà. Dalle parole ai fatti!

Michele Pais - Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna

mercoledì 7 settembre 2022

Fauna selvatica in eccesso, appello a Mulas




Dalle borgate di Alghero arriva un appello al presidente della commissione ambiente Mulas riguardo la necessaria e tempestiva riduzione della popolazione dei cinghiali. Da Maristella e Sa Segada sono i rispettivi presidenti dei comitati di borgata, Tonina Desogos e Antonio Zidda a chiedere un intervento rapido e definitivo.

Alghero, secondo i dati regionali, è il Comune sardo con il maggior numero di incidenti stradali con protagonisti i cinghiali. Ungulati che, oltre a mettere a rischio quotidianamente la vita delle persone, arrecano gravi danni all'agricoltura del territorio. 

"Cinghiali in sovrannumero, Alghero è la pecora nera in Sardegna e rappresenta la nursery protetta per tutta la Nurra. Ci sono dei morti sulle coscienze di chi ha la possibilità di intervenire e non lo fa. Sono anni che dall'agro denunciamo l'eccesso di questi ungulati sul nostro territorio. Ora sono arrivati alle porte di Alghero e speriamo entrino al più presto nel centro storico, forse è l'unico modo per far agire la politica e mettere la parola fine a questa situazione vergognosa. Chiediamo a  Mulas di far agire diversamente gli organi competenti, visto che gli interventi messi in campo sino a ora per contenere la popolazione di cinghiali non hanno portato ai risultati sperati. È necessaria una campagna massiva di abbattimenti, senza limiti di orari e numero. Si trovino le soluzioni. Si inizi a dare la possibilità agli agricoltori abilitati di proteggere i propri fondi senza istanze e burocrazia varia. Se necessario si riduca, per quest'inverno, il perimetro provvisorio del Parco di Porto Conte in modo da dare la possibilità ai cacciatori di normalizzare la situazione. Non è più il tempo delle parole, è necessario agire senza indugio".

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