lunedì 10 dicembre 2018

Grave errore nell'etichetta della farina a marchio Parco di Porto Conte

Persino una buona idea, come quella della produzione di grano da trasformare in farina e pane algherese, può essere vanificata, almeno in parte, nella (voluta?) imprecisione dei messaggi che il Parco trasmette al pubblico. Ci riferiamo all’etichetta che sta circolando sui social relativa alla farina frutto prezioso del grano prodotto non nel territorio del Parco bensì nell’area contigua al Parco stesso. Pare una banalità ma così non è e occorre essere chiari: il Parco di Porto Conte, istituito con legge regionale n. 4 del 26 febbraio 1999, all’art. 2 punto 2, specifica chiaramente che: "Nella delimitazione provvisoria del territorio del Parco non sono comprese le borgate, le aree appoderate o comunque utilizzate per usi agricoli." Negli ultimi tempi pare di moda la parola referendum: vogliamo provare a farlo tra gli abitanti delle borgate, zone appoderate o comunque utilizzate per usi agricoli per capire chi sia interessato o meno all'ingresso nel Parco? Forse si eviterà di rifare le etichette oppure si metterà per sempre la parola fine alle ambizioni espansionistiche di un Parco per il quale abbiamo già nel cassetto centinaia di firme contrarie. Il parere dei portatori di interesse non può essere ignorato. Forse si riusciranno a evitare anche i parcheggi a pagamento alle Bombarde, l'ingresso a pagamento per chi desidera raggiungere Capo Caccia e altri balzelli che paiono previsti non per la riqualificazione delle comunità rurali delle borgate ma per sostenere una struttura Parco che potrebbe benissimo essere sostituita da una cabina di regia comunale senza tanti fronzoli. I politici che hanno in mente l'espansione del perimetro del Parco lo dicano chiaramente prima delle prossime elezioni comunali perché si tratta di un punto fondamentale che deve essere chiarito subito.



Tonina Desogos - Presidente Comitato di Borgata di Maristella

giovedì 6 dicembre 2018

Cardin e borgate di Alghero, rovinoso scivolone di Fortza Paris

Il sassarese Cardin è intervenuto sulla questione del passaggio degli immobili regionali al Comune di Alghero stigmatizzandone la presa in carico da parte dell'Amministrazione Comunale. Cadono davvero le braccia nel leggere nelle parole di Cardin la totale assenza di uno straccio di idea per la riqualificazione delle borgate algheresi che, lo ricordiamo ancora, sono inserite in un contesto di enorme valore paesaggistico, tra i più suggestivi della Sardegna. E' evidente come per Cardin gli immobili nelle borgate siano un fardello, non un'opportunità. Questo la dice molto lunga sulla sua limitata visione del territorio, castrato da politici come lui che, probabilmente per inesperienza, vivono in un piccolo mondo antico tutto loro. Il contributo che verrà in caso di ingresso in maggioranza di Fortza Paris? Lo anticipa lui stesso nel suo comunicato: paura di agire, di fare, totale assenza di visione. Invitiamo il Signor Cardin ad aprire i suoi orizzonti, a uscire più spesso dall'isola fisica e mentale che si è creato andando a studiare i competitors internazionali. Si renderà conto che gli interventi ridicoli messi in atto in passato dall'area di centro destra a favore del comprensorio di Porto Conte lo hanno azzoppato e quasi ucciso. A quel punto, responsabilmente, Cardin dovrebbe farsi da parte concentrandosi ad arricchire il suo bagaglio culturale, allo scopo di raggiunge un livello di coscienza del territorio tale da capire che Porto Conte e la Sardegna tutta meritano molto di più rispetto a politici che vivono in una cronica assenza di idee e dominati dalla paura anziché dal coraggio.

Antonio Zidda - Presidente del Comitato di Borgata di Sa Segada - Tanca Farrà

mercoledì 5 dicembre 2018

Immobili regionali passati al Comune, soddisfazione dalle borgate

Finalmente dopo decenni gli immobili regionali presenti nelle borgate sono passati al Comune di Alghero. Si tratta di immobili oggi fatiscenti ma con enormi potenzialità sotto molti profili. Si tratta di un altro passo verso la "normalizzazione" di comunità rurali vergognosamente abbandonate in passato e che, anche tramite questi passi, possono avere l'opportunità di rinascere. Siamo dispiaciuti che esponenti vicini al centro destra ancora una volta critichino questa scelta dell'Amministrazione Comunale. Moltissimi immobili di proprietà regionale in Sardegna sono passati da molto tempo ai rispettivi Comuni e Alghero, sino a ora, rappresentava un'incredibile eccezione. Incredibile in quanto questi immobili si trovano in posizione eccezionale all'interno del comprensorio di Porto Conte. Finalmente, con l'acquisizione delle strade e degli immobili regionali, il Comune si assume la responsabilità dei beni all'interno del proprio territorio e potrà concorrere alla loro riqualificazione attraverso i bandi del PSR e non solo.

Tonina Desogos - Presidente del Comitato di Borgata di Maristella
Antonio Zidda - Presidente del Comitato di Borgata di Sa Segada - Tanca Farrà 

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