lunedì 12 aprile 2021

Il Faro di Capo Caccia ceduto a privati?

Sarà realizzata una struttura ricettiva a cinque stelle? Un ristorante? Una sontuosa villa? 

La recente assemblea del Parco di Porto Conte che ha trattato la questione Punta Giglio ha  fatto passare in secondo piano l'allarme, lanciato ripetutamente dal direttore dell'ente, Mariano Mariani, sul futuro del Faro di Capo Caccia. Il faro, uno dei simboli più iconici di Alghero, potrebbe essere ceduto, molto presto, a privati. Ci sono due cose certe in questa vicenda: la non intenzione da parte di Difesa Servizi di aprire a una collaborazione con il Parco, visti i tentativi in tal senso non andati a buon fine (la qual cosa avvalora l'ipotesi che si voglia dare spazio ai privati, come fatto per altri fari in Sardegna e non solo) e la non (ancora) messa a bando dell'immobile (quindi sarebbe ancora possibile, oggi, indirizzare le decisioni politiche sulla vicenda). La conclusione a cui giungiamo è che, in questo preciso momento, ci sia ancora spazio affinché il Faro di Capo Caccia possa essere valorizzato attraverso una collaborazione con il Parco di Porto Conte. Pe fare questo è necessario però che la politica locale e regionale decidano di agire, non domani, quando potrebbe essere troppo tardi, ma oggi stesso. Deve finire il tempo in cui i consiglieri comunali di Alghero fanno mancare il numero legale alle assemblee del Parco. O quello delle lamentele perché andare a Casa Gioiosa è troppo lontano dal centro città. I risultati di questi atteggiamenti irresponsabili si ripercuotono gravemente sul territorio oltre il ponte di Fertilia. I campanelli di allarme riguardo l'inaccettabile e svilente atteggiamento della politica riguardo questo comprensorio ci sono stati e hanno suonato molto forte, sino a giungere al tentativo di istituzione del nuovo Comune di Porto Conte. Se Punta Giglio sta prendendo una strada poco gradita agli algheresi di chi sarebbe la responsabilità? Di certo non del Parco di Porto Conte. Il faro di Capo Caccia potrebbe seguire la stessa sorte e di nuovo non sarebbe colpa del Parco. I responsabili hanno nomi e cognomi e sono i referenti politici locali e regionali. Da parte nostra, in qualità di residenti in area pre Parco, non possiamo fare altro che continuare a  protestare con forza ma sino a ora non abbiamo ottenuto alcun risultato.

Antonio Zidda - Presidente Comitato di Borgata di Sa Segada - Tanca Farrà

Tonina Desogos - Presidente Comitato di Borgata di Maristella

Giuseppina Congiu - Ex Presidente Comitato di Borgata Guardia Grande - Corea


Foto concessa da: Villaggio Camping Torre del Porticciolo

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