venerdì 8 gennaio 2021

Il canale Urune non è di competenza del Consorzio di Bonifica

«Per legge la manutenzione del canale Orune non spetta al Consorzio di Bonifica. Nonostante questo negli ultimi sei anni abbiamo iniziato pulire il corso d’acqua e chiesto alla Regione i fondi per concludere l’intervento. Non è mai arrivata risposta ma ribadiamo la nostra disponibilità a farci ancora carico del problema. Ci vogliono almeno due milioni di euro per ripristinare condizioni minime di sicurezza – spiega il Cda – ma deve essere chiaro che in vicende come queste le responsabilità vengono da lontano: lungo l’alveo sono presenti da decenni attraversamenti abusivi insieme a rifiuti di ogni genere. Il cambiamento climatico e il moltiplicarsi di eventi estremi impone a tutti di trattare con maggior attenzione i corsi d’acqua. È il momento che ognuno faccia la sua parte: come ente siamo pronti a prendere in mano la situazione. In base alla normativa, per quest’opera non potremmo attingere al bilancio consortile costituito dai contributi degli associati. Questo non ci impedisce di chiedere e gestire un finanziamento regionale com’è accaduto nel 2014 quando abbiamo pulito 4 chilometri del canale e altri 7 di quelli limitrofi. Abbiamo presentato richiesta agli assessorati regionali all’Agricoltura e ai Lavori pubblici per proseguire l’opera. Crediamo che i consorzi di bonifica siano i soggetti più idonei a curare interventi di questo tipo. È una responsabilità che nel resto d’Italia viene affidata ai nostri enti. E ci dispiace che invece qualcuno continui a occuparsi di noi solo quando ci sono problemi e su temi su cui non abbiamo competenza. I Consorzi sono invece una risorsa, e non vanno considerati solo come meri distributori di acqua agli agricoltori. Assolvono fin dalle origini a compiti ben più nobili e di interesse generale e ambientale. Come ripetiamo spesso, è arrivato il momento di valorizzare in Sardegna la nostra realtà soprattutto nell’ottica del Green New Deal. Mettiamo il nostro patrimonio di competenze ed esperienze a disposizione della Regione. Non è il momento delle polemiche – conclude la dirigenza dell’ente – perché di fronte a sfide così complesse bisogna fare fronte comune e assumersi ognuno le proprie responsabilità. Chi abita nella Nurra di Alghero ha diritto alla soluzione di un problema che rischia di mettere in ginocchio il territorio».

Gavino Zirattu - Consorzio di Bonifica della Nurra

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