giovedì 29 settembre 2016

Servizio Scuolabus, ancora disagi: mamme sul piede di guerra

Ancora disagi sulla questione Scuolabus. Parla una mamma che denuncia l'attuale situazione di incertezza e un servizio peggiorato rispetto al precedente. Ecco le sue parole:

Buongiorno, mercoledì 21 settembre ho contattato telefonicamente il Signor Piras, il nuovo appaltatore del servizio Scuolabus, per ricevere informazioni su orario e tragitto dello stesso in quanto i miei figli, una di 13 e l'altro di 8, avrebbero iniziato questo lunedì ad usufruirne. Alla mia domanda, se entrasse il pulmino o meno nella mia proprietà per la salita e la discesa dei bambini, il Signor Piras mi ha risposto di no, che non poteva e di far aspettare i miei figli sul ciglio della strada principale. Sono dieci anni che usufruisco dello Scuolabus che entra nella mia proprietà in quanto la strada di fronte a casa mia, la statale SS291, Sassari – Fertilia, è troppo pericolosa. Il vecchio appaltatore, il Signor Saba, a suo tempo era venuto a fare un sopralluogo con il funzionario del Comune, il Signor Muresu, e avevano entrambi constatato la pericolosità della strada. Stesso discorso per un'altra mamma, la Signora Zunnui, abitanti di fronte alla SS291. Il Signor Piras mi ha infine risposto che avrebbe parlato della questione con il Dott. Calaresu, funzionario del Comune di Alghero, e mi avrebbe fatto sapere.

Successivamente ho richiamato in Comune e ho esposto direttamente al Dott. Calaresu il mio problema. La risposta è stata che avrebbero interpellato un funzionario della motorizzazione e che comunque avrei dovuto responsabilizzare i miei figli e lasciarli nella piazzoletta direttamente sulla SS291. Sono rimasta allibita da questa risposta tuttavia è da questo lunedì che chiamo in Comune e cerco di parlare con qualche funzionario ma senza successo. Le Signore Manunta e Piga, che abitano nella zona del curvone dell'aeroporto, mi hanno detto che non stanno più usufruendo del servizio perché lo Scuolabus non entra nella loro proprietà e gli autisti vogliono i bambini fuori, sul ciglio della strada principale. Anche la Signora Dami, che abita in una strada interna di Santa Maria la Palma deve accompagnare i figli sulla strada principale, con un servizio nettamente differente e peggiorato rispetto al precedente al quale tutte eravamo abituate. Dove sarebbe quindi il miglioramento della qualità delle prestazioni fornite che viene sbandierata dall'Assessore Esposito e dal Sindaco? La pericolosità di alcune strade principali non viene prese in considerazione, stanno scambiando i bimbi per bidoni del latte, come quando si portavano in un'unica piazzola per la raccolta. Lascerebbero il Sindaco e l'Assessore i propri figli piccoli sul ciglio della Statale a attendere lo Scuolabus, con il rischio di incidenti a causa dell'alta velocità delle auto di passaggio, o l'incontro di malintenzionati e chi più ne ha più ne metta? Il Comune deve intervenire per il ripristino del servizio al quale tutte noi mamme eravamo abituate.

Lorenza Sanna

mercoledì 28 settembre 2016

Tassa di soggiorno per riqualificare le borgate, sei d'accordo?


L'anno scorso è stata introdotta ad Alghero la tassa di soggiorno dovuta anche dagli agriturismi, i b&b, gli affittacamere, le case e gli appartamenti di vacanze, gli hotel e tutte le altre strutture ricettive dei territori a nord di Fertilia. Si tratterebbe di circa 300.000 Euro, meno di un terzo del totale versato al Comune dalla totalità del sistema ricettivo algherese. La quota potrebbe essere finalmente destinata al decoro urbano dell'area agricola e della costa da dove proviene il gettito. Un'opportunità unica per l'amministrazione di Alghero per dimostrarsi equa nella ripartizione delle risorse incamerate. 

Le borgate di Alghero vivono da anni in uno stato di abbandono: centri di borgata decadenti, manutenzione delle strade carente, toponomastica e segnaletica orizzontale e verticale assenti, immobili pubblici nelle borgate che cadono a pezzi, chiese con tetti colabrodo, collegamenti con Alghero inadeguati, copertura telefonica insufficiente, accessi a mare storici chiusi, raccolta differenziata a singhiozzo, animali selvatici in eccesso che danneggiano le colture, nessun tipo di promozione seria dei prodotti agricoli locali, eventi rilevanti, servizi per i turisti ecc.. Con la tassa di soggiorno si potrebbero risolvere immediatamente molti dei piccoli ma importantissimi disagi sopra menzionati mentre per gli altri si dovrebbe procedere gradualmente. Sarebbe comunque un grande passo in avanti per l'agro. 

Domanda: sei d'accordo che il denaro della tassa di soggiorno dei turisti che hanno scelto di soggiornare presso le strutture ricettive dell'agro a nord di Fertilia siano spesi dall'Amministrazione di Alghero per la riqualificazione del territorio dove gli introiti sono stati generati? Vota il sondaggio in alto a questa pagina, grazie!

sabato 24 settembre 2016

Giampietro Moro, Pietro Sartore, Giuseppe Fadda e Alessandro Loi: autogol sulla questione borgate

Sono rimasta basita dalle recenti dichiarazioni di Giampietro Moro, Pietro Sartore, Giuseppe Fadda e Alessandro Loi, tutte persone che ricoprono ruoli pubblici importanti per la nostra città e che più di ogni altra dovrebbero avere ben chiare le dinamiche locali. I consiglieri asseriscono infatti che i comitati di borgata rappresentano solo poche famiglie. Io sono residente a Maristella e nelle recenti elezioni di giugno per il rinnovo del nostro comitato di borgata hanno partecipato oltre 150 residenti. Si tratta di uno dei Comitati più rappresentativi di Alghero per rapporto tra numero di residenti e votanti, insieme a quelli di Sa Segada - Tanca Farrà e Guardia Grande - Corea

Peraltro, il fatto che a Maristella sia stato appena riconfermato il direttivo con Presidente Tonina Desogos è un'ulteriore dimostrazione della stima e della fiducia che i cittadini ripongono, anche in questa fase, nei rappresentanti del Comitato. Gli abitanti hanno evidentemente apprezzato l'impegno profuso per il bene della borgata che sta subendo anche in questi anni il colpevole disinteresse da parte dall'amministrazione guidata da Mario Bruno. Questi sono fatti, non polemiche.

Un grande autogol quindi per Moro, Sartore, Fadda e Loi che hanno rilasciato dichiarazioni inesatte, offensive per la popolazione coinvolta e facilmente smentibili, forse mal consigliati da qualcuno che non ha avuto scrupoli nel renderli facile bersaglio di biasimo. I rappresentanti del Comune, anche relativamente a quanto accade nell'agro, dovrebbero sempre verificare sul campo la realtà delle cose per evitare di incorrere in queste figuracce.

Gianna Anziosa - Residente di Maristella

venerdì 23 settembre 2016

Borgate a Bruniani e Nonne: fatti, non chiacchiere

Per fortuna stiamo parlando di una “classe politica” in via di estinzione, soprattutto per il fatto che il livello di istruzione della popolazione è in costante aumento pertanto, il metodo del “Prometto e non mantengo, tanto ho a che fare con un gregge di ignoranti” non funziona più. Anche l'escamotage del “Tanto la gente ha la memoria corta” non funziona più poiché le nuove tecnologie danno la possibilità ai cittadini di rivangare il passato per inchiodare alle proprie responsabilità il politichetto di turno che, a quel punto, per la vergogna, è costretto a fuggire a nascondersi come un topo.

I Bruniani pretendono un corretto rapporto tra cittadini e istituzioni quando la loro stessa compagine infrange sistematicamente questo rapporto, non rispettando le regole e i cittadini: questo, oltre che ridicolo, è anche molto triste perché avvalora la tesi che siano essi stessi artefici di una concezione di fare politica vecchio stampo, sempre la stessa in via di estinzione, dove si crede di essere stati eletti da Dio e non da cittadini ai quali, da quel momento, è necessario rendere conto, giorno dopo giorno.

I Bruniani poi si arrampicano incredibilmente sui vetri quando parlano di “Smettere di indossare casacche e pensare realmente al bene delle borgate algheresi, c'è tanto da fare e meritano ben altro”: forse è il caso di ricordargli che i cittadini hanno delegato loro a pensare al bene del territorio e se c'è ancora tanto da fare nelle borgate, tutto da fare dopo oltre due anni di mandato, è solo demerito loro. Le azioni da intraprendere sono ben chiare e le stimoliamo da tempo ma questa gente pensa invece al tiro alla fune in borgata per divertirsi una volta l'anno.

Relativamente al Piano di Valorizzazione i bruniani cadono un'altra volta nel ridicolo ma semplicemente per il fatto di non sapere nemmeno di cosa parlano: giovedì 3 marzo 2016 il Sindaco, in occasione della Consulta Comunale, aveva ribadito che “Il piano di valorizzazione non si può fare, smettiamola di perdere tempo”. Con sforzi immani da parte nostra, sostituendoci di fatto all'Amministrazione relegata ormai, in merito all'agro, al semplice ruolo di passacarte, il 16 marzo avevamo l'Assessore Regionale Erriu ad Alghero a dirci che avrebbe fatto deliberare la Regione sul piano di valorizzazione, cosa poi accaduta subito dopo. Il tutto alla presenza del Sindaco, esterrefatto e compiaciuto. Il resto è storia: da quel momento, l'amministrazione ha fatto trascorrere oltre cinque mesi per produrre un documento che avrebbe necessitato di due settimane di lavoro. 

Ci chiediamo poi chi sia il ciarlatano quando leggiamo, tra le dichiarazioni programmatiche del Sindaco, pubblicate sul sito del Comune di Alghero, “Terremo almeno una seduta all'anno del Consiglio Comunale nelle borgate” ??

Ci chiediamo chi sia la ciarlatana che viene nelle borgate a promettere, come primo atto dell'amministrazione, l'apposizione del nome delle vie in agro??

Giampietro Moro, ci chiediamo chi sia il ciarlatano al quale abbiamo chiesto e si era impegnato a darci una risposta, mai ricevuta dopo diversi solleciti oramai due anni fa, in merito alla questione ripetitori per la telefonia mobile nelle borgate?? Non ce lo siamo dimenticati, a differenza tua.

Ci chiediamo perché il Sindaco non abbia lottato per gli immobili regionali in agro quando la Regione ha pubblicato il bando premiando poi l'ex cotonificio. Ce lo chiediamo ma la risposta la sappiamo, anche quella è una bella storia da raccontare come tante altre, ma può bastare per ora.

Quanto sopra è inconfutabile e se avete dubbi ve lo dimostriamo in una riunione pubblica dove, per grazia, vi posizioneremo nei pressi dell'uscita di emergenza, per agevolarvi una fuga più rapida.

Al Consigliere Nonne cosa possiamo dire: è evidente che sia l'uomo sbagliato nel posto giusto. Lo percepiamo tutti come si lasci trattare dai suoi compagni di partito, che forse riescono a convincerlo con una carezzina sulla testa e un'arrostita, mettendogli in bocca parole delle quali, sappiamo, si vergogna egli stesso. Non ha colpe per essere così com'è, è solo il destino che, purtroppo, ha voluto lui per l'agro come rappresentante di maggioranza in questa fase delicata. Una grandissima occasione persa, salvo scatti di orgoglio, ma gli vogliamo bene ugualmente, fa parte della nostra comunità.

Infine, se l'Amministrazione vuole smetterla con le critiche verso i nostri dipendenti, cioé loro stessi, iniziasse a mantenere le promesse partendo dalla prima, rapida, semplice. Bisogna iniziare a spendere dei soldini per l'agro. Lo sappiamo, è difficile, inconsueto, ma è ora di iniziare.  Siamo sempre pronti a ripartire da zero, ma solo a fronte di fatti veri per le borgate a iniziare dalle priorità, senza più chiacchiere sterili.

Comitati di Borgata di Sa Segada - Tanca Farrà, Maristella, Guardia Grande - Corea

giovedì 22 settembre 2016

Porto Conte e borgate, spariti 300 mila euro

Spariti, volatilizzati. L'ennesimo grande colpo ai danni di Porto Conte e delle borgate. Sono oltre 300 mila gli euro che, nel solo 2015, il territorio di Porto Conte (strutture ricettive sulla costa a nord di Fertilia e delle zone agricole circostanti) ha versato nelle casse del Comune di Alghero come tassa di soggiorno. Una tassa controversa, osteggiata ma infine accettata con la speranza, da parte degli imprenditori turistici, che i proventi sarebbero stati spesi laddove i turisti decidono di trascorrere le proprie vacanze. Questo per Alghero, uno dei Comuni più estesi della Sardegna, significa luoghi distanti anche oltre venti chilometri dal centro cittadino, realtà molto diverse tra loro che necessitano di attenzioni specifiche. Invece di quei soldi si è visto poco o nulla: una grande, l'ennesima, occasione persa per l'amministrazione di Alghero, guidata da Mario Bruno, per dimostrare che ci tiene a valorizzare Porto Conte, che ha smesso di considerarla come una vacca da mungere fino allo stremo delle forze, come accaduto sino a ora. 

Invece si è perpetrato, anche quest'anno, l'ennesimo stupro del territorio sempre meno incontaminato a nord di Fertilia: bombe ecologiche abbandonate, cassonetti strabordanti di rogna per settimane, topi festanti, lettere indignate da parte dei turisti, verde e luoghi pubblici ignorati con tetti che cadono a pezzi, Capo Caccia ridotto a un immondezzaio: più che di Parco, qualcuno ha iniziato a parlare di “P_rco” di Porto Conte. Diversi titolari di strutture ricettive, interpellati da noi, confermano di non aver visto in loco interventi che possano giustificare l'esborso della tassa da parte dei propri clienti. Relativamente al servizio di nettezza urbana carente poi, altri Comuni italiani, dove Aimeri è in proroga, non sono nelle stesse inaccettabili nostre condizioni quindi non può essere nemmeno questa una scusa valida per il disastro sotto gli occhi di tutti. E mentre qualcuno sorride, strumentalizza la realtà per giustificare le proprie colpe piene, il territorio muore, inesorabilmente, colpito dall'atteggiamento incredibile di chi, in poche ore, riesce a spedire i nostri vigili nelle zone terremotate senza capire la vera catastrofe che sta subendo la propria città e che meriterebbe, da mesi, la stessa identica urgenza di trattamento. 

La tutela del paesaggio è sancita dall'Art. 9 della Costituzione Italiana. Coloro che non comprendono la verità, la gravità, la serietà di questo passaggio, dovrebbero davvero chiedersi se sia il caso di proseguire nella propria azione amministrativa. E non c'è nulla da ridere, non è più il tempo dei selfie e dell'improvvisazione politica. Per questo motivo invitiamo Mario Bruno, Antonello Usai, Raimondo Cacciotto, Marisa Castellini, Gabriella Esposito, Natacha Lampis, Gavino Tanchis, Raniero Selva, Elisabetta Boglioli, Marina Millanta, Mario Nonne, Giusy Piccone, Pietro Sartore, Matteo Tedde, Giuseppe Fadda, Franca Carta, Vittorio Curedda, Alessadro Loi, Donatella Marino, Linda Oggiano e Giampietro Moro a una maggiore responsabilità, consapevolezza e attenzione verso le priorità del territorio nonché li esortiamo verso l'umiltà e la pretesa di cedere il posto a professionisti laddove, senza colpe, si è carenti in formazione specifica. Invitiamo inoltre la minoranza composta da Piera Monica Pulina, Alessandro Nasone, Maurizio Pirisi, Michele Pais, Nunzio Camerada, Maria Grazia Salaris, Emiliano Piras, Mimmo Pirisi, Enrico Daga, Roberto Ferrara, Graziano Porcu ad azioni eclatanti, sollecitando immediati interventi anche da parte della magistratura laddove sia possibile per risvegliare ciascun componente della maggioranza, dimostrando che non si lotta per pura contrapposizione politica ma che Alghero deve seriamente difendersi da un assurdo stato di “Calamità Comunale”. Invitiamo infine i giornalisti, per il bene e il futuro della nostra terra, a documentare di più, a non smettere di indignarsi ma anzi a farlo con maggior sdegno, affinché l'emergenza non divenga assurda normalità.

Comitati di Borgata di Sa Segada - Tanca Farrà, Maristella, Guardia Grande - Corea


mercoledì 21 settembre 2016

Mondo Rurale 2016: no dalle borgate

I Comitati di Borgata di Sa Segada – Tanca Farrà, Guardia Grande – Corea e Maristella comunicano all'Assessore allo Sviluppo Economico, Natacha Lampis, che non prenderanno parte all'iniziativa Mondo Rurale, in programma nelle prossime settimane nell'agro di Alghero. Riteniamo infatti che le priorità da risolvere siano altre e lo rimarchiamo quotidianamente. Ricordiamo alla Lampis che, due anni fa, come primo impegno nei confronti delle borgate, aveva promesso l'apposizione dei nomi delle vie in agro. Dove sono finiti i soldi stanziati per quell'atto di civiltà? Dove sono finite le sue scuse e spiegazioni a riguardo nei confronti di chi le paga lo stipendio, cioè noi cittadini? Ieri c'è stato un incontro con il gruppo di lavoro per l'organizzazione di Mondo Rurale al quale abbiamo partecipato. Per l'ennesima volta si sono messe sul tavolo chiacchiere, forum, giochi, sterili incontri. Mentre le borgate hanno bisogno di fatti. Altri, presenti al tavolo, hanno fatto presente quali siano le emergenze dell'agro alle quali l'amministrazione Bruno dovrebbe porre rimedio e le ricadute, nulle, dell'edizione 2015 dell'evento nei confronti degli agricoltori: gli amministratori invece pare vivano fuori dalla realtà anche se, grazie al cielo, un minimo di imbarazzo da parte dell'assessore c'è stato. 

Con Mondo Rurale qualcuno vuole porre la ciliegina su una torta fatta di abbandono e indifferenza: è come se il proprietario di un supermercato uscisse a raccontare una favola a un bimbo che invece sta morendo di stenti. Buon Mondo Rurale quindi, in borgate che sono Beni Identitari di Sardegna ma lasciate cadere a pezzi, sudice e tronfie di promesse non mantenute, abusate, dai politici di turno, dei cittadini più labili ai quali basta una pacca sulla spalla o un'arrostita in compagnia per averne il consenso. Noi non ci stiamo, le borgate hanno sofferto abbastanza: l'anno scorso abbiamo collaborato tutti a Mondo Rurale, rimettendoci anche dei soldi ma sperando poi in fatti concreti da parte dell'amministrazione. Invece è trascorso un anno di vuoto pneumatico, anzi, di peggioramento generale. Per questo non ci sentiremmo a posto con la coscienza nel collaborare di nuovo per questa iniziativa poiché saremmo complici di un atteggiamento svergognato che non condividiamo e, al quale, prima o poi, si dovrà rendere conto.

Comitati di Borgata di Sa Segada – Tanca Farrà, Guardia Grande – Corea e Maristella

lunedì 19 settembre 2016

Via ferrata del Cabriol da valorizzare

Centinaia i turisti, stranieri e non che,  a settembre inoltrato, raggiungono ancora Capo Caccia per percorrere la via ferrata del Cabriol, percorso escursionistico attrezzato che percorre le pareti rocciose del promontorio a ovest, tra il belvedere della Foradada e le Grotte di Nettuno. Siamo evidentemente di fronte a un'attrazione turistica vera, spettacolare, unica. Una perla nascosta di Sardegna che dovrebbe essere valorizzata e tutelata in quanto portatrice di economia green e divulgatrice nel mondo della strabiliante bellezza del gigante addormentato di Alghero e delle zone circostanti. 

Di recente la ferrata del Cabriol è stata oggetto di attenzione da parte di associazioni ambientaliste che, sollevando problemi di sicurezza, hanno evidenziato questioni come "Siamo all'interno di un Parco, è un sito Natura 2000, è un Sito di Interesse Comunitario, è una Zona di Protezione Speciale" e così via.

Crediamo innanzitutto che la ferrata del Cabriol sia diventata un'importante attrazione turistica del territorio algherese e non debba in alcun modo essere messa in discussione la sua esistenza. Siamo peraltro convinti che debba senz'altro divenire un percorso sicuro laddove presenti delle lacune in tal senso. Relativamente alle questioni Parco, SIC, Natura 2000 e altri lacci e lacciuli amministrativi che l'essere umano pone in essere, crediamo che, Alghero, non possa privarsi delle sue perle, se fruite con amore e rispetto. Come la via ferrata, anche la scala che porta alle Grotte di Nettuno ricade nello stesso ambiente e dovrebbe quindi essere chiusa?

I visi sorridenti delle persone che si incontrano sul tratto di promontorio mentre si apprestano a percorrere la Ferrata del Cabriol chiedendo informazioni su dove si trovi, diventano di stupore al loro ritorno per la meraviglia del luogo. Questo non ha prezzo, è la linfa che tiene in vita il territorio.

Siamo dell'idea che non sia più rimandabile la valorizzare in chiave naturalistico - sportiva di Porto Conte e che ogni piccola rinuncia sia un grave danno, sia per Alghero, sia per la Sardegna intera. 

Comitati di Borgata di Guardia Grande - Corea, Maristella, Sa Segada - Tanca Farrà


giovedì 8 settembre 2016

I rappresentanti delle borgate incontrano il Consigliere Mario Nonne

Incontro ieri tra i rappresentanti delle borgate e il consigliere di maggioranza Mario Nonne per fare il punto della situazione sulle questioni ancora aperte in agro a oltre due anni dall'insediamento dell'Amministrazione Bruno.

La riunione è stata voluta dai Comitati di Borgata di Maristella, Sa Segada – Tanca Farrà e Guardia Grande - Corea allo scopo di sensibilizzare il consigliere Nonne sull'opportunità unica che ha oggi l'agro di Alghero poiché, con soli 13 consiglieri di maggioranza, ogni voto è determinante, compreso il suo.

Abbiamo rimarcato il fatto che le promesse dell'amministrazione su questioni anche di semplice risoluzione sono rimaste tali e che i Comitati di Borgata non sono schierati a prescindere contro l'Amministrazione ma che, avendo gli amministratori, sino ad ora, tradito le promesse, non possono pensare di avere un rapporto fatto di rose e fiori con le comunità dell'agro che si sentono prese in giro. Abbiamo invitato il consigliere Nonne a essere più coraggioso e determinato perché non saranno certo le piccole richieste di civiltà che avanzano le borgate a mandare in bancarotta il Comune. Si è parlato di Piano di Valorizzazione della Bonifica, toponomastica, tassa di soggiorno, gestione dei rifiuti e molto altro.

Il punto focale è stato tuttavia il peso determinante che riveste oggi il consigliere Nonne all'interno della maggioranza: gli è stato chiesto di farlo valere al più presto perché non ci sono più scuse. In questi ultimi decenni le borgate sono rimaste indietro, c'è stata anche una grande protesta con la richieste di separazione da Alghero tramite l'istituzione del nuovo Comune di Porto Conte e siamo convinti che nessun consigliere possa rimanere insensibile a una situazione di simile degrado.

Il consigliere Nonne è stato molto gentile, ha ascoltato con attenzione e ha convenuto sulla legittimità delle richieste. Auspichiamo ora che egli possa cambiare marcia allo scopo di portare risultati fattivi per le borgate.

Comitati di Borgata di Maristella, Sa Segada – Tanca Farrà e Guardia Grande - Corea

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